domenica 3 luglio 2011

La vita segreta dei semi di Jonathan Silvertown (Bollati Boringhieri)


In principio era il seme.

Avete mai pensato che la maggior parte di ciò che consumiamo, di ciò che utilizziamo, di ciò che contempliamo è figlia di un essere millimetrico come un seme? E che, spessissimo, la madre di certi 'mali epocali', di certe 'cacce alle streghe' e di certi veleni potentissimi è proprio nascosta in un seme?
Ebbene sì.
Il sacrosanto olio, l'imprescindibile cioccolato, le pagine odorose di un libro, i cosmetici che ci fanno belli, i colori che spennelliamo avidamente sulle tele, il carburante della nostra auto, il nostro affezionatissimo caffè, l'inebriante sapore della birra; e l'immenso baobab, le deliziose noci di cocco, nonché l'ergotismo (più comunemente 'fuoco di sant'Antonio') e la letale ricina sono tutti prodotti di quel microcosmo che è il seme.

Siamo avvezzi a paragonare più spesso la vita umana a quella animale. Eppure, 'La vita segreta dei semi' ci dimostra quanto sorprendentemente vicini siano uomini e vegetali e in che modo questi ultimi influenzino i primi: piante e fiori che 'agiscono' alla maniera umana - forse più che umana - pianificando astute strategie di difesa, tracciando linee di guerra contro l'estinzione della specie, adibendo dolci alcove dove consumare i momenti d'intimità, preparando il futuro della propria 'prole' e decidendo in quale momento e in quale zona del mondo inviarla. Ma non solo. I semi, come un libro spesso perfettamente confezionato, possono raccontare la storia di un popolo, il cammino dei continenti, la direzione dei venti, l'estinzione di certi gruppi animali e vegetali. Come una mappa dell'evoluzione globale.

Quello che può sembrare un borioso saggio scientifico - perché, c'è da dirlo, è ricco di nozioni sulla genetica, sulla botanica, sulla chimica, sulla biologia e non solo - si rivela, invece, un'avvincente eziologia che Jonathan Silvertown conduce con un tono spesso gradevolmente ironico, calzando ai vegetali le scarpe dell'uomo. Interessante e certamente fruibile ai più; un originalissimo racconto sull'evoluzione dal punto di vista dei semi.
Direi, la Bibbia secondo i semi.

Anna Ragosta

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