domenica 31 luglio 2011

C'è un tesoro in ogni dove di Paola Basile (Albatros)

La lettura di questo libro è nata da un incontro.
Un incontro casuale. Un incontro inaspettato.
In un momento inaspettato, in cui accadeva qualcosa di inaspettato.
Qualcosa che ti cambia la prospettiva, che distorce i contorni, sfuma gli orizzonti...
E ciò che ho sentito emergere, sin dalle prime righe di questo “diario in versi sciolti” è proprio la centralità degli incontri, la forza sconvolgente dei cambiamenti, lo stupore nei confronti di un coraggio inatteso, la necessità di combattere e il ritorno alla vita.

Chi si immerge in C'è un tesoro in ogni dove si ritroverà ad essere trasportato, con leggerezza quasi inconsistente, in un quotidiano flusso di coscienza. In un racconto sussurrato di frammenti di sensazioni.
Si sentirà condotto con dolcezza attraverso strade, case, persone, fotografie, lacrime, sorrisi, uomini e donne. Ascolterà la storia di una donna, che vive, combatte e vince, e gli sembrerà di udirla direttamente dalla sua bocca, come fosse un racconto sentito davanti ad una tazzina di caffè, seduti in un salottino comune, di una casa comune, in una città comune.
Un racconto semplice, scritto con u linguaggio semplice, diretto. Dalle frasi brevi, concise, quasi ad essere un immaginario botta e risposta tenuto con ognuno dei lettori che si ritroveranno a sfogliare le pagine gialle e crespe.
A completare il racconto, fotografie in bianco e nero che coadiuvano la parola scritta e raccontano, in uno scatto, ciò che resta da dire.
Il diario di Paola Basile è un racconto di scambi e condivisione di costruzione e rinascita.
Gli confessai che io mi sentivo l'immagine di tutte le cose importanti che erano passate per la mia vita, di tutte le cose che mi avevano cambiata e che avevano costruito la persona che in quel momento era lì, in quel posto, a raccontarsi, forse solo per cercare, ancora una volta, il modo più coraggioso di andare avanti.
Alessandra Troiano

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